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che un solo contado: ma non è raro il caso che per benefizio dell'Imperatore o del Re si trovino anche più contadi dipendenti da un solo: di qui eziandio la distinzione di conti in maggiori e minori. Tutti però questi conti di qualunque grado si fossero, o dignità, dovevano giurare fedeltà al re o all'imperatore.

La prima memoria di questi contadi e della distinzione in urbani e rurali, oltrechè in qualche carta del tempo dello stesso Carlo Magno, si ha espressamente indicata nella divisione ch'egli fece dei suoi stati qualche anno innanzi alla morte tra i proprii figli. Parlandosi in essa, scrive il Giulini (P. I, p. 79), delle città d'Italia, si descrivono così: Civitates cum suburbanis et territoriis suis alque COMITATIBUS, que ad ipsas pertinent. Da queste ultime parole è manifesto che si tratta di contadi smembrati dai territori delle città, delle quali erano dipendenti.

Generalmente i conti di un territorio qualunque spettante ad una città avevano la propria residenza nella stessa città: aveva nondimeno ogni contato, come si disse, il suo capoluogo, città, borgo, o castello che fosse, e in questo, dove non dimorasse il conte, e talora anche dimorandovi il conte stesso, doveva esservi un giudice od un ministro qualunque a tenerne le veci per amministrarvi la giustizia. Ne vedremo andando innanzi gli esempi.

Oltre a questa il territorio di ogni città principale aveva subìto colla diffusione del cristianesimo nelle loro campagne un'altra divisione rispetto al proprio governo ecclesiastico. Vi erano sparse nel distretto di ogni Diocesi delle Chiese, alle quali concorreva il popolo, ossia la plebe, come allora dicevasi, dei luoghi circonvicini per l'amministrazione de'Sacramenti, in ispecie del battesimo; d'onde venne alle dette Chiese il titolo di plebane o battesimali, e a tutto il tratto di terra, sul quale si estendeva la giurisdizione di esse, quello di pieve. Siccome poi, generalmente parlando, queste erano di limiti assai ristretti, così avveniva, che un contado fosse spesso anche suddiviso in altrettante parti, quante erano le Chiese plebane, ossiano le pievi entro i confini di esso. Tale circoscrizione territoriale