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gnizione è preziosa pei nostri luoghi; giacchè è la prima volta, per quanto io sappia, che ci viene menzionata la Corte di Vergonte nell'Ossola Inferiore. È messa in questo modo fuor di dubbio la sua antichità, apparendo posseduta per lo meno un circa tre secoli innanzi dai re Longobardi; la qual cosa ci è prova altresì e di una popolazione ivi stabilita e della sua chiesa plebana, una certamente delle più antiche di queste nostre contrade1.

    datore del monastero suddetto, ma senza il titolo di re, che è sempre aggiunto quando si parla delle concessioni fatte da esso re a quel cenobio. La qual cosa potrebbe indurre il sospetto, che la fondazione di esso monastero sia anteriore alla di lui assunzione al trono, ovvero che sia stato edificato da un altro di egual nome, e poscia dotato da lui. Leggiamo difatti, che Corrado concede omnes res et proprietates, possessiones, omnesque illas cortes, quas quisque usque modo beneficiali ordine (cioè a titolo di beneficio) obtinuit et que vassalorum dicebantur et quascumque idem Cenobium longo tempore dinascitur possedisse, a Liudprando ipsius loci fundatore concessas. Idest cortem ... per preceptum Liudprandi regis. E più sotto Corrado concede omnes carpentarios, quos ipse sanctus locus per precepti possidet paginam tempore antecessoris nostri Liudprandi regis, etc. e finalmente si dice tutto questo stabilito in perpetua secundum concessionem et confirmationem Liudprandi regis. È anche notevole come Corrado chiami Liutprando suo antecessore, il che mostra che anche gli Imperatori e re di Germania avevano adottata risptto, ai Longobardi la politica di Carlo Magno. Tra le cose poi, delle quali in questo diploma è confermato il possesso, basterà per non riportare duas corticellas, Maliacem scilicet et Calaradum cum Sussella et Lenco, atque Capella, que est in honore Sancte Dei genitricis Mariae, que dicitur Primasca que constructa est in calle Belizona (sic) et illas terras que habere vixum est in Beligno et in Liventina (sic), cum omnibus suis pertinentiis. Cortem insuper, que Vergonte dicitur et Piseariam, que est in Tauxa, cioè nella Tosa o Toce.

  1. Durante il regno di Liutprando fu anche fondato il celebre monastero della Novalesa, a poche miglia da Susa, da certo Abbone patrizio, uomo ricchissimo, come si ha da una carta del 30 gennaio 726, pubblicata nel T. 3 dei Monum. Hist. Patr., e della cui Cronaca abbiamo già parlato di sopra (p. 27 e seg.). — Re Liutprando edificò inoltre una chiesa ed un monastero in onore di S. Anastasio martire in Olona, corte e villa insigne dei Re Longobardi in questi tempi. Anche il monastero famoso di Nonnantola nel Modenese deve la sua esistenza a un re Longobardo, cioè Astolfo, morto nel 756.