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gennaio, di maggio e di settembre: la seconda poi colla riduzione già allora in uso di Graziano, il quale l'aveva limitata a due quinti1.

Tenne Teodorico il regno d'Italia per oltre trent'anni, e fu in vero regno pacifico e floridissimo; ma lui morto l'anno 525 l'Italia fu di lì a pochi anni di nuovo involta nelle sciagure della guerra. Giustiniano salito appena sul trono di Costantinopoli l'anno appresso la morte di Teodorico, parte perchè eccitato dai suoi contro i Goti, parte perchè agognava egli stesso di ricongiungere al suo dominio l'Italia, non cercava che un occasione opportuna alla guerra. E questa gli venne offerta da Teodato, usurpatore del trono de' Goti coll'uccisione di Amalasunta2.

Giustiniano destinò a questa impresa Belisario, al quale poscia fu aggiunto anche Narsete. La guerra ebbe principio l'anno 535, durò 18 anni, e fu una delle più disastrose e fatali all'Italia, in ispescie alle città contermine al nostro Lago. Non è del mio scopo descriverla: accennerò solamente, che essendosi le città di Milano, Bergamo, Como e Novara ribellate ai Goti3, Vitige mandò contro di Milano Uraia figlio di sua sorella con forze sufficienti, alle quali in breve si aggiunsero altri 10 mila Borgognoni accorsi in aiuto di Vitige, e scesi anche questi probabilissimamente dal Sempione4. Milano asse-

  1. Per tutto questo veggasi il sullodato Savigny, I c. p. 219-224.
  2. Do qui intera la serie dei Re Goti per l'intelligenza de fatti.
    493. Teodorico comincia il suo regno, ucciso Odoacre.
    526. Atalarico, figlio di Teodorico e di Amalasunta.
    534. Teodato.
    536. Vitige.
    540. Ildebado.
    541. Totila.
    552. Teia, ultimo re de' Goti, ucciso in battaglia l'anno 553.
  3. È Procopio De Bell. Goth. II, 12, che fa espressa menzione di queste città.
  4. Che i Borgognoni sieno scesi in Italia pel Sempione, anche questa volta, si rende probabile non solo perchè dovevano recarsi sotto Milano per la via più breve, ma monto più perchè sappiamo che i Franchi, i