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Ben compresero questa necessità parecchi scrittori delle nostre Rive; e per ovviare alla difficoltà che loro si presentava, si limitarono più tosto a dare una descrizione puramente corografica del Lago Maggiore, soggiungendo poi a ciascun luogo le notizie che stimarono più opportune di dilucidarne la storia particolare. Questo metodo ha i suoi vantaggi e può tornare giovevole allo scopo che si è prefisso un autore: ma non era acconcio pel mio; perocchè in questo modo si ha bensì de’ singoli luoghi qualche notizia, ma non si ha intiera per veruno di essi. Se questo poteva e può appagare il curioso, che visita per pochi giorni il nostro Lago ed ha vaghezza di conoscerlo anche partitamente, ma in superfice, non potrà certo soddisfare ai desiderii di quelli che abitano sulle sue sponde; o che vi fanno dimora, almeno per qualche parte dell’anno. Questi in luogo di una semplice perlustrazione delle sue rive o di notizie staccate le une dalle altre; sentono il bisogno di conoscerne più a fondo e più ampiamente la storia, quale può aversi, e le varie fasi di essa: amano di leggere le vicende, alle quali andarono soggette le sue popolazioni nelle diverse età che trascorsero e la condizione loro sotto le varie dominazioni, che si successero col processo de’ tempi, fatti per poco presenti essi stessi nella lunga serie de’ secoli alla lenta e laboriosa trasformazione, che si venne mano a mano operando ne’ governi e ne’ popoli fino ai dì nostri. Ora è per questi che ho di preferenza compilato il mio scritto, il quale riunendo in sè il vantaggio de’ primi, soddisfa ad un tempo ai desiderii di entrambi.

Ognuno da ciò comprende, come io dovessi per questo dividere i raccolti materiali in più libri o periodi secondo l’ordine cronologico.

Già è noto, che ne’ tempi più remoti non abbiamo memorie dei nostri luoghi che molto vaghe ed incerte. La vita