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approda al proprietario, al fittaiuolo, al mandriano: tre sole persone.

Ultimamente è a considerare che chi surrogasse la coltivazione ai pascoli, quei surrogherebbe puranche alla febbre la salute: non parvi ingordo guadagno?

Ma gli ecclesiastici posseggono ed amministrano i beni delle manimorte che piegherannosi a si salutare ammodernamento, al quale niun personale interesse sospingeli. Finché ne saran padroni, preferiranno al bene delle popolazioni la dolcezza di loro abitudini e l’immobilità de’ loro redditi.

Un Papa che meriterebbe statua, Pio VI, concepì l’eroico pensiero di condurveli a mano, ordinando che 23,000 rubbia fossero tutti gli anni coltivate nell’Agro Romano e che tutti i terreni subissero man mano la coltura dell’uomo. Pio VII fece ancor di vantaggio. Volle che Roma, cagione d'ogni male, fosse la prima a fornire il rimedio. Tracció d’attorno alla capitale una zona di circa un chilometro, e impose ai proprietarii di por mano a coltivare, senza fiatare. Una seconda zona, dipoi una terza avevano a succedere alla prima, e la coltivazione, guadagnando tuttodi terreno, avrebbe fra pochi anni scacciato la mal'aria, e popolato di lieti abitanti la solitudine. Il limite de’campi doveva essere messo a piante, affinchè la respirazion degli alberi contribuisse con la cultura a risanare l’aere. Eccellente pensiero, comeche impregnato di un briciolo di violenza: il dispotismo intelligente avrebbe almeno in parte arrecato ri-