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provincia di Ferrara. Avvenente aveva la moglie, due bei bambini, ed un commesso cattolico che sedusse la signora Padova. Il marito, avvedutosi del marcio, scacciò l’inverecondo impiegato. Questi si ridusse a Bologna, dove, fra poco, fu seguito dalla ganza co’suoi bimbi.

L’ebreo, rinunciando alla trista donna, nè curandosi del commesso, riclamò dalla giustizia i suoi figli. Questa risposegli: «la donna e i fanciulli avere abbracciato il cristianesimo, nè fare più parte di sua famiglia. » E, per arrota, fu condannato a pagare una pensione con che vivono assai agiati, non escluso il bravo commesso!

Alcuni mesi appresso, il cardinale Opizzoni, arcivescovo di Bologna, celebrò ei stesso le nozze della signora Padova e del suo drudo!

Ma il negoziante Padova era forse in campo-santo? Gua’: ei sta benone, ma tace; avvegnachè in regno dove gli ebrei non sono uomini, la donna maritata ad un ebreo e ad un cristiano non può essere accusata di bigamia!


CAPITOLO XVI


Educazione del Popolo.


Ognuno sa, dice e ripete che la istruzione è manco progredita nello Stato del Papa che in altra regione qual sia d’Europa. E duole che la nazione più intelligente per grazia