Pagina:Ida Baccini, La mia vita ricordi autobiografici.djvu/275


267


tuale sodalizio la bramosìa della pigione, sicché si divulgò presto in Firenze la dicerìa che sarebbe presto giunta l’ora della nostra morte.

L’arte medica consiglia ai moribondi le frequenti inalazioni di ossigeno. Vivificò per qualche altro tempo la languente Associazione (nuovo ossigeno letterario) un corso di conferenze, che riuscirono, se non altro, a riempire le nostre sale quasi deserte. Io fui invitata1 (con una cortesissima lettera dal consigliere di turno) ad una lettura. Acconsentii di buon grado; e scrissi per l’Associazione una briosa conferenza intitolata Il bacio.


  1. Riporto quì la gentilissima lettera d’invito:
    Gentile collega,

    Firenze 8 Gennaio 1895

    Come è a vostra conoscenza fin dal decorso novembre venne iniziata nella sede della nostra associazione dagli egregi colleghi cav. Guido Carocci e Gattesco Gatteschi una serie di conferenze che dovrebbe essere, secondo gli intendimenti di questo consiglio direttivo, proseguita, mercè il concorso di valenti letterati a preferenza soci della nostra associazione.
    A tal uopo il consiglio nell’adunanza del 4 corr. con voto unanime deliberava di pregarvi, gentile ed illustre collega, a voler tenere nella sede nostra ed entro il mesa corrente una conferenza sopra a quel tema che a voi piacerà scegliere, nella piena certezza che qualunque soggetto, trattato da voi con quella leggiadria ed eloquenza di concetto e di forma che vi sono proprie, desterà il più vivo interesse ed incontrerà il gradimento e l’ammirazione di quanti avranno la fortuna di ascoltarvi.
    La vostra nota gentilezza e l’affetto da voi nutrito per la nostra assoluzione mi fanno fermamente ritenere esser certa la vostra adesione. Ond’è che, fin d’ora ringraziandovi, mi pregio di confermarvi l’espressione della piena e devota mia stima.

    Il Consigliere di turno