Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/192

-_.ï9a — terribili avvéniménti della notte. La vec* chia scosseli alfine e propose di guada* ’gnar Cbioggia. Pietro attendevali già colla sua barca al ponte del palazzo. A mezzanotte, Annunziata, velata, esci con Antonio e con Margherita che portava in una cassetta le gioje della dogaressa. Giunsero al. ponte senza essere rimarca* ti, e salirono nella gondola. Antonio prese ’il remo:: la luna brillava sui flotti, e bentosto furono in alto mare. Ma i venti •cominciarono a. muggire, neri, nuvoloni velarono.le stelle, e un spaventoso uragano-s’annunciò sull’orizzonte.. • < — O Santi del Paradiso, ajutateci I gridava la vecchia. Antonio non potendo più tenere il remo, passò il suo braccio intorno Annuiizi a ta che, svegliandosi da un estasi soave strinse lo al suo petto anelante. — Oh, mio Antonio! sciamava, per noi non v’ha -più vento non v’hanno più procelle: ma allora il mare, questa vedova gelosa del Doge decapitato, innalzò i suoi cavalloni da ambo i lati della barca, come,due>braccia gigantesche, e uel profondo de’ suoi.abissi inghiottì.i due -amanti.; • t, ’FINE DI MARINO FALIERO.. •. -- * *» i,.b:del quarto.ed ultimo volume. 82705G