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per rompere le serrature, s’ intese nel più cupo del sotterraneo come un gran vocione, oltreché delle ali come ghiaccinoli ammaccarono il viso ai manuali, .

che furono per soprappiù percossi da un vento cosi violento che fuggirono spaventati. Né furono trattati meglio gli ecclesiastici che vollero accostarsi, onde non restò altro modo che d’ attendere la venuta di un vecchio Domenicano da Palermo tenuto in gran riputazione per gli esorcismi.

Venne difatti e si recò a casa Trabacchio colla croce e 1’ acqua benedetta seguitato da preti e da magistrati, i quali però si tennero a qualche distanza dalla porta. Il vecchio Domenicano si trasse avanti salmeggiando, quando a un tratto sorse un gran muggito, e gli Spiriti sotterranei si smascellavano dalle risa. Il monaco non si lasciò sbigottire continuando a pregare col Crocifisso in alto, e spargendo la porta d’ acqua benedetta.

Poi dimandò una leva. Un muratore glie la porse tutto tremante; ma appena il frate l’ ebbe posata contro la porta, che ella s'aprì con un gran fracasso, sorgendo lungo i muri dell’ antro una fiamma azv ■