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to bilancio de meriti. Gli stessi Heretici, che nella lunghezza del Conclave, caggionata dalla potenza, e discordia delle fattioni, non havevano mancato di mormorare; nel sentir poi una eletione sì degna, la commendarono, con concetti di stima, di rispetto, e di riverenza, e tutto era ben dovuto al merito d’un soggetto, e di un nome sì plausibile, e maestoso, che con la fama di Grande, faceva presaggio di un Principato tutto ripieno di zelo, di edificazione christiana, e però molto adequato a’ bisogni della Christianità.

Respirò a nuova così felice la nostra Regina, sperando giustamente di trovar nel nuovo Pastore della Greggia di Christo, quella carità, e risoluzione, che il bisogno di lei, si potea promettere da un cuore staccato da ogni privato interesse, e tutto volto al solo honor di Dio, all’esaltatione della sua Chiesa, & alla felicità, sicurezza, e riposo di tutto il Christianesimo.

Determinatosi dunque dalla Regina di dar subito conto a Sua Santità di tutto il seguito, così della professione già fatta, come delle ragioni, che l’havevano mossa a tenerla segreta, e del desiderio, c’haveva di condursi a Roma a prestargli obedienza, e bacciargli il piede, scrisse subito all’antedetto Padre Malines già fermatosi in Roma, e gli mandò le nuove lettere per Sua Santità, acciò le presentasse, come fece il primo giorno di Luglio. Il Papa a tal avviso, mostrando nel sembiante, e testimoniando nelle parole il contento, e giubilo, che meritava una nuova sì buona, e