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ta attione successe una cosa degna di qualche riflesso, e fu, che quando la Regina hebbe finito di fare la professione della Fede, mentre il Padre Guemes diceva la parola absolvo &c. si sparò con meraviglia di tutti quei Signori, che assistevano al fatto, tutta l’Artigliaria della Città, senza, che ne fossero avvertiti gli Magistrati, havendo essi havuto ordine solamente di farla tirare indeterminatamente verso quel tempo.

Il giorno di Natale la Regina accompagnata dall’Arciduca,e da tutti li Grandi della Corte andò alla Capella, ove si fece una Musica isquisita, & una predica bellissima. Passò poi in una gran sala, dove pransò in publico insieme coll’Arciduca, osservandosi nel sedere l’ordine medesimo tenuto a Vylebruch. Il Conte di Castelmendo, Gentilhuomo Portughese della Camera dell’Arciduca, servì di coppiere alla Regina, e’l Conte Atemis Alemano di Scalco. L’Ambasciator Pimentel, & i Grandi di Spagna assisterono alla tavola in piedi, ma però col capello in capo. Tutti gli altri, ch’erano molti, e de’ principali della Città, stettero scoperti. Il giorno di San Stefano pransò pure Sua Maestà publicamente, e doppo passeggiò in carrozza il corso, dove le Principesse, e Dame di conditione si trovarono superbamente abbigliate per tal effetto. Nel ritorno che Sua Maestà fece a Palazzo, tutte le carrozze la servirono di corteggio l’una filandosi dietro l’altra, e la maggior parte di loro smontò per riverire Sua Maestà. Ella le accolse con cortesia, & affabilità sin-