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Finalmente essendosi aprontato il tutto per riceverla in Brusselles, l’Arciduca alli 13 Decembre, si trasferì in Anversa a fargline l’invito in nome del Re Cattolico, ritornandosene il dì seguente a Brusselles, ove restò apuntato, che la Regina, partendo da Anversa alli 23 giongesse la medesima sera, e così seguì. Partì dunque la Maestà Sua di là privatamente quel giorno stesso in carrozza, servita, & accompagnata dalli sudetti Conte di Pontus, & Palpitzky, da’ Signori di Lilliecron, di Volf, d’Uranghel Gentilhuomini della sua camera, dal Sig. Silvekron Maestro di casa, dal Baron Corch, e da’ Signori di Eberling, di Bukouen, di Varenne, & altri Gentilhuomini, con sei paggi, otto Palafrenieri, & altra gente della sua Corte.

Gionta a mezza strada, fu salutata da tutto il cannone, e moschettaria di Vilbrouch castello assai forte, situato sopra il canale, che scorre a Brusselles, ove fu incontrata dall’Arciduca, che vi venne con le sue guardie, accompagnato da nobilissimo, e numerosissimo seguito, tanto della sua Corte, quanto de’ principali Cavaglieri del paese. Espresse egli a Sua Maestà con molta gentilezza, e rispetto, la sodisfattione, che riceveva grandissima per la venuta di lei, e conducendola dentro una casa, ove stava preparato un lautissimo pranso, si posero a tavola; la Regina a capo di quella sotto il baldechino,