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fu honorevolmente trattato ne gli stati di Spagna. La cura d’accompagnarla fu data al Sig. di Touchanprè.

Il detto Pimentel imbarcatosi in Biscaglia gionse alli 29 Ottobre in Mardich, e di là si portò poi alli 4 di Decembre in Anversa: andò alla sua prima audienza con nobilissimo corteggio, essendo egli Cavaglier tutto splendido, e generoso, oltre all’affabilità, e cortesia sua naturale. Qui si fermò la Regina sin che fossero pronti in Brusselles gli apparecchi per il suo ricevimento, che doveva esser sontuosissimo conforme a gli ordini, ch’il Re Cattolico haveva dato espressamente all’Ardiduca, & a gli altri suoi Ministri, i quali non mancarono d’eseguire pontualmente la generosa mente di Sua Maestà.

Mentre si tratteneva la Regina in Anversa, passò di là il Conte Todt, mandato dal Re di Svetia alla Corte di Francia. Questo ministro per ordine del medesimo re, fu a complir con Sua Maestà, e lo fece con espressioni proportionate a quella gratitudine, che doveva il padrone di lui ad una ben grande, non ordinaria beneficenza. Giunse pur anche in tanto da Parigi in Anversa il Conte Pontus della Garda, e passando a riverir Sua Maestà fu da lei ritenuto qualche tempo, come fu pur anche da lei fermato il Sig. Palpitzky, che risedendo in Francia per la Corona di Svetia, hebbe ordine dal suo Re di assisterla e servirla. ella rimandò in Svetia il Conte di Stemberg, per render il complimento al Re, e per concertare quanto occorreva per i suoi appanaggi.