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[Passa lo stretto del Sund.] largo una lega in circa, per il quale passano necessariamente tutte le navi, che dal mar Baltico navigano verso Ponente, dove sogliono i Danesi visitar i vascelli, e riscuoter certa gabella. Lo traghettò in picciole barche, et entrata in Helsenor a 7 di Luglio, doppo havervi preso un poco di rinfresco, continuò diligentemente il suo viaggio, non trascurando però di dar un’occhiata a Fedricsbourg castello nobile, situato in vaga prospettiva, tre leghe sole lontano da Helsenor, che come luogo di delizie dei Re di Danimarca era sontuosamente parato. Giunse alle tre hore di notte a Rotschilt piccola Città situata a canto d’un certo lago, di là andò a Korsor porto sul Baltico, traghettò la medesima notte il Belt ramo di mare largo quattro leghe in circa, che divide la Provincia di Zeland da quella di Fünen, tutte della Dania. A 9 Luglio nello spuntar del sole trovossi a Nibork dirimpetto a Korsor pur porto di mare. Qui si trattenne sin che furono preparati i carri per viaggiare (sono questi tutti coperti, e molto comodi, e servono come i cocchi in Francia, e le carrozze in Italia). Si portò poi a Odensee Metropoli della medesima Provincia di Fünen, Città cinta da mura, e torri all’antica, assai vaga, e civile, per esser qualche mese dell’anno stanza della Corte di Danimarca, due leghe vicina al detto porto. Ivi stette la notte, e passando il giorno seguente per Kolding terra sopra un braccio di mare assai stretto, che gli serve di porto, benché sia fra terra, dove pure suole talhora soggiornar il Re, andò a Ha-