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che ha havuti grandissimi per servigio della Corona, sì dentro, come fuori del Regno ha dato a conoscere qual sia la vivacità del suo spirito, la prontezza del suo ingegno, e la costanza della sua fede. Egli è di tratti affabilissimi, di giuditio vigoroso, di grand’avvedimento, di rara capacità in ogni affare. Ha senno raffinato dalla esperienza, animo colmo di spirito, e pensieri, che tendono solo alla gloria, & al buon nome; è pieno di sodezza ne’ discorsi, di accortezza, e di destrezza ne’ maneggi; di sincerità, e soavità nelle maniere, sopra tutto amico delle virtù, e con queste trahe meritamente a sé tutti gli encomii, e le lodi di quanti lo conoscono. Oltre alla detta commedia regalò Sua Maestà di una superba, e pretiosa collatione di confetture più pregiate, in abbondanza straordinaria, e feceli godere d’un bellissimo ballo danzato alla Francese da alcuni Savoiardi molto agili, e destri, di che restò al maggior segno sodisfatta la Regina. Il primo giorno di Quaresima andò Sua Maestà in casa del Principe di San Gregorio a vedere la Cavalcata solenne, con la quale il Pontefice accompagnato dal Sacro Collegio, e da tutto il resto della Corte si portò dal Vaticano all’Aventino per visitarvi Santa Sabina, Chiesa de’ Domenicani. Questo Convento è celebre per diverse memorie della residenza, che vi fece il glorioso S. Domenico. Doppo il pranzo si trasferì ella poi anche a quella Statione, e vi fu ricevuta e servita dal Padre Generale, e da’ primi Padri