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te cantati, si fecero diversi atti, e si cambiò la scena la seconda volta, che con mirabilissima vaghezza, rappresentò un delitioso, e ben compartito giardino, ornato di figure, e di compartimenti tali, che aggiontovi le fontane, & una cascata d’acqua maravigliosa, si rese una delle più vaghe prospettive, che si possan figurar gli occhi; finalmente nella terza scena, in cui si vedeva un amenissimo prato ripieno di alberi, frutti, e fiori, & una lontananza, dove apparivano il Palazzo Vaticano, la Facciata, e cupola di S. Pietro, Borgo nuovo, e Castel Sant’Angelo, la colpa, & il piacere mascheratisi da intendimento, & innocenza, procurano d’ingannare la vita, con gli stimoli, & artifizii più propri della malitia, e della sagacità de’ tristi; ma uscendo fuori l’Intendimento, e l’Innocenza con le proprie sembianze vere, e trovata la vita in quelle insidie, scopertili gl’inganni, con i quali il piacere, e la colpa cercano di addormentarla, e tradirla, la rendono avveduta del proprio errore, e della sua fragilità; anzi per dargli maggior vigore, e schermirla da ogni altra sorpresa, & aguato, che se gli potesse tendere li donano un annello d’oro con una testa di morto in vece di gioia, ammonendola, che se di continuo ella pensarà alla morte, dopo la quale ogni cosa più grande si riduce al niente, comprenderà, che chi pensa a morire, non tralascia mai di ben vivere; e con questa chiusa si diede fine all’opera, nella quale seguirono diversi intermedii di balletti, e di concerti di musica, e d’instrumenti molto confacevoli al gu-