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tutta parata di damaschi cremesini, trinati d’oro. Qui si assise sotto un baldacchino in una sedia alta da terra due gradini, & il Cardinale si pose a sinistra nel medesimo piano in un’altra sedia inferiore. Ne gli quattro angoli della medesima Sala eran affissi quattro Epigrammi sopra le quattro parti del Mondo. All’ingresso fu riverita da quegl’Alunni in 22 linguaggi, non passando però alcuno di loro due periodi, che gli furono poi anche donati in stampa dentro d’un libro col titolo Concordia linguarum ad laudem Christinæ Svecorum Reginæ encomia celebranda. Finì quest’attione coll’invito d’un Alunno a tutti gli altri di dire nella sola lingua latina, per compendio di quanto poteva esprimere tutto il Collegio le medesime parole, che furono stampate, cioè Eternum Christina vivat, e fu corrisposto non solo da gli Alunni; ma da tutti gli Astanti con grandissimo godimento di Sua Maestà. Ella poi accompagnata dal medesimo Cardinale passò alla Libraria, nella quale si conservano tutti i libri stampati, e qui pure si trovarono sei Alunni con sei gran bacili d’argento, ne quali in vece di confetture gli furono, con avvedimento proportionato al buon gusto di lei, donati settanta due volumi di diverse opere in ventidue linguaggi da lei sommamente graditi. Nell’uscire dalla Libraria gli furono pur anche presentati alcuni componimenti in diversi idiomi stampati in lode di lei, alla quale fu mostrato in oltre un gran magazino pieno di volumi impressi per ser-