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e l’altra della Regina a sinistra con diverse imprese, geroglifici, & inscrittioni. Tutta la spesa di questa facciata, che poteva ascender a tre milla scudi, come tutti gli addobbi veramente regij, e sontuosi del medesimo Palazzo, furono proveduti dalla magnificenza, e generosità del Serenissimo di Parma, per ordine del quale operò con intiera pontualità, & accuratezza il Marchese Giovan di Maria Residente di quell’Altezza. Nel trasferirsi Sua Maestà dal Vaticano al sudetto Palazzo, fu servita da nobile, e numerosa cavalcata di Principi, Prelati, e Gentilhuomini. Le fenestre, e strade, per dove passò, si trovarono tutte addobbate, e rese resplendenti da un’infinità di lumi; il concorso del Popolo fu sì grande, ch’a pena si poteva transitare con la detta cavalcata. Negl’honori fatti a questa gran Principessa ha Sua Santità fatto spiccare la cortese humanità dell’animo suo verso di lei, vi ha pur anche aggionte le dimostrazioni della generosità, e grandezza propria, con alcuni regali già accennati di otto bellissimi corsieri, con una carrozza, sella, valdrappa, sedia, e lettica, il tutto di valore di ventidue mila scudi in circa; in fine prima che Sua Maestà si trasferisse nel detto Palazzo Farnese, haveva il Papa commandato a’ suoi ministri, che lo provedessero abbondantemente, come fecero, di tutte le provisioni, e rinfreschi necessarj al mantenimento di Sua Maestà, e della Corte di lei per parecchi giorni.