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Il doppo pranso fu divertita Sua Maestà da un Drama recitatogli in musica eccellentissima; e’l giorno seguente doppo essersi lungamente trattenuta col Papa, licentiossi da Sua Beatitudine; verso il tardi si trasferì dal Vaticano alla sua habitatione nel Palazzo Farnese, restando totalmente sodisfatta, & ammirata insieme del regio, e ben ordinato trattamento ricevuto nell’alloggio sudetto, dove in vero fu ottimamente servita per gli ordini molto propri osservatisi da gli ministri, con la direzione del Sig. Horatio Magalotti Cavalier Fiorentino, e cugino del già Cardinal Magalotti Vescovo di Ferrara, fratello di Donna Costanza Barberina cognata di Papa Urbano Ottavo, egli in questa occasione hebbe la sopraintendenza di tutto il detto alloggio, sotto gli ordini di Monsignor Farnese Maggiordhuomo di Sua Santità, sotto del quale eran pure l’Abbate Alessandro Magalotti, figliolo del detto Sig. Horatio, destinato a servir D. Antonio Pimentel Ambasciatore di Sua Maestà Cattolica, il Capitano Gio: Battista Massi, che assisteva al servitio di Don Antonio della Cueva, & il Signor Gio: Battista Minetti, a quello del Conte Montecucoli, con molti altri Signori per servire a gli altri Cavalieri della Corte di Sua Maestà. Nel giongervi, che ella fece, si compiacque di dar un’occhiata alla facciata del detto Palazzo, qual era tutto illuminato con torcie; Il frontispiccio era adornato, e messo a oro, con l’armi di Sua Maestà nel mezo, quella del Regno di Svetia alla destra,