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Fede Cattolica, com’anche per vedersi honorata con tante dimostrazioni da Sua Santità. Il Papa rispose, che la di lei conversione valeva tanto, che in Cielo se ne facevano feste, & allegrezze maggiori di quelle, che ella vedeva in terra. Doppo di che finitasi la funtione, andossene il Pontefice verso il suo appartamento, tirando per la Sala Ducale, servito da tutti li Cardinali, eccetto che da sei Diaconi fermatisi per accompagnar la Regina, ch’entrando nella Capella di Sisto, e passando per l’appartamento vecchio, si portò alle sue stanze. Furono questi Medici, Sforza, Odescalchi, Raggi, Landgravio, e Carlo Barberini. Il Venerdì sera Vigilia del Santissimo Natale voleva Sua Maestà passar in seggetta incognita a veder la collatione solita darsi dal Pontefice ogn’anno in tal tempo a’ Cardinali; e così pure la stessa notte pensava di calare in Cappella ad osservare le funtioni de’ Matutini celebrati da Sua Santità; ma soprapresa da poco di male tralasciò d’uscir dalle sue stanze. La mattina seguente ella assistette publicamente alla Messa pur cantata da Sua Beatitudine. Il posto di lei era fuori del recinto, dove siede il Papa col Sacro Collegio, alla destra poco disgionto dalle scalinate dell’Altar maggiore, dentro un gabinetto parato nel di fuori di velluto piano cremesino, con guarnitioni. & allamari d’oro, e dentro di broccato, con una sedia sopra un strato alto da terra tre gradini. Calato il Papa con i Cardinali, e Prelati nella Chiesa, essendo salito al suo Trono dietro all’Altar grande