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titolati del seguito de’ Cardinali Legati, che col sontuoso de’ loro vestiti, e con la nobiltà del loro aspetto illustravano tutto il corteggio. Erano tra questi confusamente mescolati, senz’ordine alcuno di precedenza, i Duchi Salviati, Lanti, e Mattei, gli Marchesi Nari, Corsini, Tarquinio Santa Croce, e Patricij. I Signori Paolo Francesco Falconieri, Baron Mattei, Conti Prainer, Slavata, Sciaffcutz, Tillì, e Cavalier Passionei, e tutti questi erano le camerate particolari delli Cardinali Legati. Con molta servitù vestita riccamente. Venivano appresso sopra due generosi destrieri i due Legati con i soliti loro habiti Cardinalitij di tabbì ondeggiante pavonazzo, e capelli rossi in testa, i quali ripieni di gratia, e di affabilità nel serio e dolce delle loro faccie, facevano risplendere il maestoso della gravità, che rapiva ogn’uno alla riverenza, & all’ossequio. Erano preceduti da i loro Maestri di Camera Marchese Rinuccini, e Cavalier Baldeschi, nel mezzo de quali stava il Cavalier Bellarmini. Capitano della Guardia di Sua Santità, e dal Sig. Carlo Carcarasio il secondo de’ Maestri delle cerimonie del Papa; Doppo i Legati seguitava la compagnia di Cavalleggieri di Sua Beatitudine, armati di corazza; ma senza lancie, con casacche di panno rosso freggiate d’oro. Usciti gli Legati dalla porta del Popolo, entrarono ambi due in carrozza, come pur fecero i loro Cavalieri, Paggi, e Stafieri, e continuarono il viaggio. Haveva ogn’uno de’ Cardinali cinque carrozze a