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quantità di torcie, e di candele, con cori di buona musica, & un giovinetto di Casa Sciamanni recitò un sermone assai gratiosamente. Finite le funtioni della Chiesa, fu la Regina dal sudetto Monsig. Bonfiglioli Governatore, condotta nel Palazzo Episcopale, addobbato sontuosamente da ministri del Cardinal Vescovo; Sua Maestà si compiacque di sentire in quel bell’Oratorio un Dramma spirituale recitatole con musica isquisita.

Furono anche alloggiati nel medesimo Palazzo Don Antonio della Cueva con Madama sua consorte, e tutta la di lui comitiva. I Nuntij con il loro seguito furono accomodati nel Palazzo del Sig. Ferdinando Sciamanna, l’Ambasciator di Spagna Pimentel, in quello di Monsignor Ferentilli, il Conte Montecucoli, in quello del Conte Girolamo Spada, il Marchese Bentivogli in un altro del Signor Antonio Manassei, diversi gentilhuomini si distribuirono in oltre ne’ casamenti de’ Marchesi Castelli, e così di mano in mano restarono ordinatamente alloggiati tutti gli altri anche della famiglia bassa; dopo le tre hore di notte gli Nuntij fecero intendere a Monsignor Governatore il bisogno, che Sua Maestà poteva havere, di esser la mattina del Venerdì seguente ricevuta a pranso in Otricoli, Terra discosta 15 miglia; e benché il luogo fosse molto scommodo, e privo d’ogni provisione, il medesimo Governatore ve ne spedì subito otto muli carichi, con cuochi, scalchi, credenzieri, bottiglieri, e tutta la servitù necessaria, i quali