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no in tal’ordine disposte, Intorno al pilastro erano intagliati quattro pilastrini, ove stavano altrettanti puttini con coroncine di cedro, entro le quali si scoprivano foglie de’ fiori tra essi appoggiate al pilastro circolare spiccavano quattro Arpie di bronzo con olive di Spagna dorate in mano, e con festone d’oro, che nasceva da esse, formava ciascuna un piattino ripieno di granati, ch’era poi tramezzato da altri, compartimenti di pignoli entro a festoncino dorato, e quelli uniti a rosoni d’altri frutti, che la terra produce, con intagli d’oro abbelliti.

Doppo che Sua Maestà hebbe veduti, & attentamente vagheggiati i detti trionfi, disse mancarvene uno, com’era in effetto, essendo stato dal Cardinale mandato a Monsignor Servantii uno de’ Maestri delle ceremonie di Sua Santità, e che si trovava in altra habitatione fuori di Palazzo, & instando di volerlo vedere, subito gli fu portato. Figurava questi l’immortalità, qual sopra pilastro quadrato abbellito di mascaroncini d’oro ergeva con le mano sopra la testa un cerchio dorato, dentro di cui stava una medaglia con l’impronto di Sua Maestà, come questa non habbia altri confini, che quelli medesimi, che può assegnarli l’eternità, stavano tripartiti sopra gl’orli del piatto tre fanciulli, uno de’ quali simboleggiante la pittura su la tavola d’oro, formava col pennello il di lei ritratto, l’altro con il scalpello denotante la scoltura l’effigiava in mano, e’l terzo additan-