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ti ben vestiti, e con molta servitù intorno, con tutti i primarij Gentilhuomini della Città, con trombe, tamburi, e gran numero di soldatesca schierata per tutte le strade, che pur’eran adobbate di tappezzarie, benché il tempo fosse piovoso. Arrivata alla porta della Catedrale, fu da Monsignor Emilio Altieri Vescovo, e dal Capitolo, e Clero ricevuta con le solite cerimonie, e con musica assai buona. Andossene poi al Palazzo Episcopale prepartogli, e doppo breve riposo fece chiamare i musici, col canto de’ quali si trattenne sin all’hora di cena, che fece in privato. Tutte le contrade, e fenestre erano piene di fuochi, e luminarij. Essendo il tempo cattivo, freddo, con neve, e piovoso, Sua Maestà medesima comandò, che si tralasciasse di tirar il cannone. Nella Sala del Palazzo trovò 15 Dame principali. La Signora Margherita Morelli, Pier Benedetti Pronipote del già insigne Cardinale di Camerino, fece il complimento per tutte l’altre. Quella sera gionse da Roma il Conte Montecuccoli di ritorno a Sua Maestà, la quale da Ferrara lo haveva spedito al Pontefice, come si disse. Nella piazza era rizzato un Arco trionfale con due gran colonne, sopra delle quali appariva un’Iride: l’Arco sodetto era ornato di varie figure, e di molte inscrittioni, & imprese. Allogiò in Camerino la Regina con una parte della sua Corte, il resto era andato per la Valle a Valcimarra per fuggir l’incommodo di quella salita. La mattina Domenica de’ 14 di Decembre si levò Sua Maestà avanti giorno,