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del medesimo Santo, dentro una cassa di ferro, e quando occorre di mostrarla, assistono i Signori del Magistrato, che ne tengono le chiavi. Dalla Chiesa passò Sua Maestà all’alloggiamento preparatole nel Palazzo del Duca Sanesio parato sontuosamente. Qui mangiò privatamente, e fu trattenuta da Signori Nuntij sin all’hora di cena. A gli 11 di Decembre udita la messa, e fatta collatione col medesimo corteggio di Monsignor Gallio Governatore della Provincia, partì la Regina da Tolentino; Questa Città fasciata di antiche mura, e torri semplici, giace nel fondo della medesima valle irrigata al fiume Chianti. Il Vescovo di questa è pur anche Vescovo di Macerata; trovandosi questi due Vescovati uniti insieme. Incaminandosi Sua Maestà alla volta di Camerino, tenne la strada di Valcimarra, e Seravalle. Arrivata a Belforte terra murata sopra un monte distante tre miglia da Tolentino, trovò Monsignor Casanatta Governatore di detta Città a cavallo, accompagnato da buon numero di Gentilhuomini, e Cavalieri, e con una compagnia di cavalleria ben all’ordine, che al confine del suo governo la venne a ricevere. Al comparir di Sua Maestà smontò, e fece il suo complimento, servendola poi per tutto il camino. A Valcimarra si trovò una compagnia di 300 fanti, e vicino alla Città un’altra simile. Fu ricevuta alla porta dal Magistrato, capo del quale era il Signor Fulvio Magalotti, e dal Collegio de’ Dottori, e consiglieri tut-