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nò ad Innocenzo VIII la cuspide del medesimo ferro; l’altra il piede destro di Sant’Anna Madre della Gloriosissima Vergine Maria in carne, & ossa donato pure alla stessa Città dal Patriarca di Costantinopoli Paolo Paleologo l’anno 1380. Avanti a queste la Regina, s’inginocchiò, baciandole con molta divotione. Monsignor Holstenio, che come Canonico della Basilica di S. Pietro haveva più volte maneggiata la reliquia di detta cuspide, non solo testificò a Sua Maestà la mancanza della detta punta; ma ancora gli asserì esser uniforme il colore della rubigine; come pure la Santità di Papa Clemente VIII passando per Ancona alla volta di Ferrara, volse, che si confrontasse, come seguì, la punta d’Ancona con la mancanza della detta cuspide di Roma. Finita questa funtione, Monsignor Vescovo fu a riverire Sua Maestà, dalla quale fu accolto con ogni humanità. Doppo haver fatto collatione, continuò la Regina il suo viaggio verso Loreto, accompagnata dal medesimo Monsignor Governatore con tutto il corteggio sino al Ponte d’Arciato, ch’è il confine dell’Anconitano. I Signori Antiani non andarono a servirla, com’havevano fatto nell’ingresso, poiché il Maestro delle cerimonie disse loro, che secondo l’instruttione ciò non era necessario. Nell’uscire dalla Città fu salutata da tutta l’artiglieria, e partì molto sodisfatta del ricevimento, & honori ricevuti da questa nobilissima Patria. Ancona sta collocata nella pendice d’un Monte,