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piano nero, e con le valdrappe simili riccamente guernite d’oro, seguitati dal corteggio di molti nobili a cavallo con 12 Paggi tutti Gentilhuomini Anconitani vagamente adobbati, e 24 Palafrenieri vestiti con la divisa della Città, & altri 12 Staffieri con diverse livree degli Antiani, e tre trombette. Erano all’hora Antiani gli Signori Conte Gio: Battista Ferretti, Tomaso Tomasi, Belardino Galli Cavalier di S. Giacomo, Flaminio Scalamonte, Capitano Girolamo Bompiani, e Vincenzo Balestrieri, ambedue Commendatori dell’ordine di S. Stefano. Questi tutti scesi da cavallo, prestarono in nome della Città i dovuti ossequi alla Maestà Sua, parlando il detto Conte Gio: Battista Ferretti, come lor Priore. La Regina rizzandosi in piedi gradì l’ufficio col solito della sua maestosa gentilezza. Furon lasciati i dodici Paggi attorno alla carrozza Reale per servirla; Gli Antiani rimontarono a cavallo, continuandosi il viaggio verso il Palazzo Apostolico. Tutte le strade eran spallierate di soldatesca, e le case adobbate di vaghe tappezzarie. Pervenuta a Palazzo trovò nella prima Sala vicina alla Porta schierate in pomposa, e ricca corona le Dame principali della Città, che leggiadramente se le inchinarono, servendola sin alla porta della stanza; essa le accolse, e trattò con ogni benigna affabilità. Doppo essersi fermata un tantino nella stanza, restando ancora un’hora di giorno, risolse d’andar a veder, come fece, l’Arco famoso di Traiano Impera-