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atterrato. La detta Città è ornata di commode fabriche, tra le quali spiccano nobilmente alcuni Palazzi fabricati dalla Casa Malatesta, che la signoreggiò molt’anni, e la Chiesa di San Francesco, tutta di marmi fuori, e dentro, con nobili statue, bassi rilievi, & infinti intagli di marmi Greci, fabricata da Sigismondo Pandolfo della medesima casa Malatesta. Vi conservano pur anche l’antico loro splendore molt’altre famiglie illustri. Hora si vede nobilitata la Piazza di questa Città da una bella memoria di questo passaggio, fatta erger in marmo colle armi del Sommo Pontefice Alessandro Settimo, e di Sua Maestà, dal Dottor Angelino Angelini del tenore seguente. Sedente Alexandro Septimo Pont. Opt. Max. Benefactore. Quod Christina Sveciæ Regina, propria virtute, Catholica fide suscepta, dimissis Regnis sibi subiectis, Romam petens, obedientiam Romano Pontifici præstatura; Ariminum pertransiverit, Anno Gratiæ 1655 Quarto Nonas Brumales, æternæ tam gloriosæ memoriæ ergo; Angelinus de Angelinis I. C. Arim. La mattina seguente, benché il tempo fosse piovoso partì Sua Maestà da Rimini accompagnata come fu sempre dal Cardinal Legato sin alla Cattolica, luogo del confine tra la Romagna, & il Ducato d’Urbino, dove la Regina si fermò; e qui esso Cardinale gli diede un rinfresco di confetture, e paste di zucchero di molto proposito, e prese congedo da Sua Maestà, che lo lasciò grandemente sodisfatto del suo cortese aggradimento.