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gusto, dimostrandosi molto obligata alla generosità del Principe, & altrettanto ammirata dalla pontualità, e del buon ordine, col quale spiccava la di lui perfettione, & isquisitezza. E’ il Lavis una picciola Terra aperta situata nel piano tra la gola di quelle altissime montagne, bagnata dal fiume Lavis da cui ella prende il nome, che scendendo da quelle Alpi in una angusta valle sula mano sinistra, con precipitoso corso si va ad unire al fiume Adige, qual fende tutto il lungo di quel piano sempre navigabile poco di sotto da Bolgiano sin’al mare, con il che si trafica grossamente d’Alemagna in Italia. Sopra questo fiume Lavis sta un gran ponte tutto coperto, & assai lungo, e qui suol star una guardia, per riscuoter da passaggieri certo picciolo tributo, che si chiama il passaggio. E’ questa Terra sottoposta al Principato di Trento, e qui terminano i confini dell’Italia con la Germania, poiché d’indi avanti, si comincia a parlar Tedesco. Sta discosto dalla Città sudetta di Trento tre leghe di Germania, e per il continuo concorso della gente, e di mercantie, che transitano per quella è ripiena di popolo, e di habitazioni molto commode, con molte famiglie ricche, e dalla industria rese assai avantaggiate, come sono quasi per tutto quel paese del Tirolo, dove benché il sito sia molto circonscritto, e sterile, si trovan nondimeno tutte le cose, che fanno di mestiere al vito humano, e di carnaggioni, e salvaticini, che vi sono in abbondanza, & in tutta ec-