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Doppo pranso, partì di Hof, & andò ad alloggiare quella notte quattro leghe più oltre, in un Castello bellissimo chiamato Siegbourg, o Zibery, molto forte, e ben munito, situato sopra un ramo del Rheno. Appartiene il detto Castello ad un Abbate, che è Principe Alemano, il quale uscì ad incontrarla, e la trattò sontuosamente, non solo quella sera, ma due altri giorni seguenti, ch’ella si trattenne in quel luogo per riposarsi. Partendo poi di là al primo d’Ottobre, l’Abbate l’accompagnò sin ai confini, con due compagnie di fanteria, e così nell’uscire, come nell’entrare, tutto il cannone della fortezza tuonò alla salute di lei. La sera alloggiò a quattro leghe da Siegbourg, in un cattivo Villaggio chiamato Virembous, ove tutta la comitiva provò, patimento uguale al commodo, e regalo de giorni antecedenti. Da Virembous si andò a pranso in Aldemkirchen, e la notte si alloggiò in Hachenbourgh, Terra cinque leghe distante. La mattina seguente portatasi Sua Maestà in Valmerode Villaggio tre leghe più oltre, con intenzione di pransarvi solamente, vi fu sorpresa da un poco di febre, che la necessitò far alto il rimanente del giorno, e la notte seguente; ma cavatosi sangue, & havendo riposato quietamente, seguitò il giorno venente il viaggio, facendo pur sei leghe, col ridursi la sera delli quattro a Limbourgh picciola Terra murata, dell’Elettorato di Treveri, quasi affatto ruinata dalle guerre passate, come pure furono tutte le altre di quel