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Portughese, soggetto di nobil nascita, e di gran valore, Mastro di Campo in Fiandra, destinato in ricompensa de’ suoi meriti al commando Generale dell’Artiglieria del Regno di Napoli, che haveva seco dieci persone. Il Conte giovane di Buquoi già paggio dell’Arciduca, ch’andava a Roma, col Conte di Trassigny suo camerata, ambi Cavalieri Fiaminghi; Don Romano Montero Sergente Maggiore Spagnuolo non men prode in guerra con la spada, che virtuoso in pace con la penna; Don Bernardino di Leipa di Siviglia giovane spiritoso di grand’aspettatione, i Signori di Gans fratelli, el Sig. Pos Olandesi, il Sig. Lemir Fiamengo, & altri Signori tutti honorati,. e civili, onde si rendeva la Corte Regia numerosa in tutto di circa 200 persone, le quali tutte vivevano a spese della Regina, fuorché la Corte dell’Ambasciator Pimentel, che viaggiava separatamente a spese proprie. Alli 23 Settembre pransò Sua Maestà a Lovagno Città principale della Brabantia, e delle più grandi de’ Paesi bassi assai rinomata per le guerre passate. Riverita che fu dall’Università, se n’andò la sera a Montegù cinque leghe lontano, ove visitò un’imagine miracolosa della Vergine, il giorno seguente passando per Bering vi pransò, e si condusse la sera a Becht, villaggio otto leghe distante. La mattina di buon hora andò a pranso in Steimbruch pur villaggio tre leghe più avanti. Il Conte di Isenghien Prencipe di Mamines Spagnuolo Signor di famiglia conspicua, e di conditioni nobilissime Governatore della Provincia di