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270 I DINTORNI DI FIRENZE.

dai Marchesi Capponi e nell’inverno del 1888 servì di villeggiatura al Re ed alla Regina di Würtemberg.

La Quiete già il Palagio di Quarto. - R. Conservatorio delle Montalve. — Qualche scrittore ha affermato che la costruzione di quest’ampio edifizio già ad uso di villa fosse opera della Granduchessa Cristina di Lorena la quale avrebbe cercato su questa parte estrema del colle fiorito di Quarto un asilo di quiete e di pace. Invece l’origine della villa risale ad epoca antichissima, giacché nel XIV secolo apparteneva agli Orlandini del gonfalone Drago San Giovanni. Poco dopo il 1438 la villa appartenne al celebre condottiero Niccolò da Tolentino che probabilmente l’ebbe in dono dalla repubblica.

Il Tolentino comandò le milizie fiorentine contro Niccolò Piccinino condottiero delle genti del Duca di Milano ma sconfitto nel 1434, fu fatto prigioniero e, a quanto pare, ucciso di veleno. I fiorentini che amavano e stimavano il Tolentino, ne seppellirono con gran pompa il cadavere in S. Maria del Fiore e Andrea del Castagno ne dipinse il ritratto a cavallo. Pier Francesco De Medici comprò la villa dai figli di lui nel 1453, e nel 1495, quando aveva cambiato il cognome di Medici in quello di Popolani, la rivendè a Piero d’Andrea Taddei. Caduta la repubblica, Filippo Taddei nemico dei Medici, fu dichiarato ribelle e questo suo possesso confiscato fu da Cosimo I destinato ai commendatori dell’ordine di S. Stefano, sicché appartenne a Chiappino Vitelli, a Mario Sforza, a Cammillo Del Monte e poi al Cardinale Giov. Carlo De’ Medici come commendatore maggiore di quell’ordine. Da questi la comprò la Granduchessa Cristina di Lorena e nel 1650 le Minime Ancelle della SS. Trinità fondate da Eleonora Ramirez di Montalvo acquistatolo dallo scrittojo del Granduca Ferdinando II, lo riducevano a convento ed a conservatorio per le nobili fanciulle.

Assicurato con donazioni cospicue, con concessioni granducali e lasciti di famiglie, il Conservatorio ebbe vita prospera che in tempi recenti si è maggiormente accresciuta coll’unione dell’altro fiorentissimo conservatorio delle Montalve di S. Jacopo a Ripoli in Via della Scala. In