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LXXVII

Egli ritorna; ma ella gli dará nuovi dolori?

Quando, Amor, da quel di ch’ai tuo foco arsi
senza mai ’ntepidir, vo rimembrando
l’ore che poco liete ho avuto amando,
veggio la speme al sol di neve farsi.

Tempo ornai fora dagli affanni alzarsi
con l’ali del desio, che indarno spando,
al sommo del tuo ben verace, quando
sento giá ’l verde de l’etá cangiarsi.

Ché, perché sia novellamente al fine
giunto il mio grave e duro esilio indegno,
non spero risaldar le piaghe interne:

ché mi par d’ora in or le due divine
luci carche veder d’acerbo sdegno,
perché spargan, le mie, lacrime eterne.