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II. SECONDO AMORE (1520-1530) — Per una Lucrezia

1. Le lodi (1520 1528)

xxviii. Ella dal cielo gli perdoni il nuovo amore . . . pag. 22

xxix. Il nuovo amore sollevalo alla sua donna morta .» 23

xxx. Beato, quand’ella parla e sospira.» 23

xxxi. Tutto benedice, allorché gli è benigna.» 24

xxxii. Ella opera miracoli intorno a sé.» 24

xxxm. Alla nascita di lei arrideva ^universo.» 25

xxxiv. Senza vederla è inetto a vivere.» 25

xxxv. Beato morrebbe contemplando la sua donna . .» 26

xxxvi. Pietá piú che Amore Pha tócco.» 26

xxxvii. Spera nel suo canto renderla eterna.» 27

xxxviii. Morte piú soave che vita.» 27

xxxix. Le virtú di lei operano miracoli.» 28

xl. Godesi il suo cuore negli occhi di lei.» 28

xli. Sullo stesso argomento. > 29

xlii. Tutta negli occhi di lei la sua anima.» 29

xliii. Esalta la mano di lei.» 30

xliv. Sul medesimo argomento.» 30

xlv. Negli occhi e nelle mani di lei ogni suo bene . .» 31

xlvi. Gli occhi di lei guida al cielo .» 31

xlvii. Dagli occhi di lei spera virtú e fama.» 32

xlviii. Lo rinnovano alla vita gli occhi della sua donna . * 32

xlix. Lungi dagli occhi di lei, morrebbe.» 33

l. Seco ella lo solleva a Dio.» 33

2. Il trionfo della castitá (1528)

li. Un miracolo di donna, la sua.» 34

lii. Fa voti per la salute di lei .» 35

liii. Scarse, a tanto merito, sue lodi.» 35

liv. Si racconsoli, poiché, casta, ha trionfato ....» 36

lv. Meravigliose in lei anche le lagrime.» 36

lvi. Nulla maggior pietá che al pianto di lei ... .» 37

lvii. Alla castitá di lei Firenze appresta trionfi ...» 37

Lvili. Degni onori le serba il cielo.» 38

lix. Firenze festeggi il ritorno della bella vittoriosa .» 38

lx. Spera con lei essere in cielo.» 39

lxi. D’ogni macchia lo purifica la sua donna ...» 39

lxii. Ella a salutari pensieri lo sublima.» 40

Utili. A Girolamo Correggio, che invano sospira per la

sua donna.» 40

lxiv. Non degnamente sa cantare di lei.» 41

lxv. Ella tutto lo rivolge al cielo.» 41

lxvi. Per lei ha in terra estasi di paradiso.» 42