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Pur che ad Aiace Tesser frati insieme
Telamone e Peleo merto non sia
né si ricerchi ’l parentado o ’l seme,
ma questo premio a la virtú si dia.

Se riguardiam chi piú li stringe o preme,
di Pirro o Peleo drittamente fia:
questo padre, quel figlio; e fra costoro
dov’è ’l luogo d’Aiace? il dono è loro.

28

Al grande Achille è di costui non manco
Teucro vicin, e pur Teucro non chiede
le famose armi, e, se le chiedesse anco,
fareste lui di si gran pregio erede?

Or perché di nostre opre il nero e ’l bianco
sol si contende al paragone e vede,
bench’io feci assai piú ch’or non m’occorre,
per ordin voglio alcuna cosa esporre.
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Teti del fin presaga, in treccia e ’n gonna
vela il figliuolo e fra le donne il serra;
e l’apparenza e l’abito di donna
gabba ciascun, tra quali Aiace anch’erra;
io, per muover di Grecia la colonna,
merci portai da femmine e da guerra
ed in verginal veste ancor, tenendo
un’asta in mano, io lo spronai dicendo:
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— O di dea nato, al cui valor si serba
la ruina dardania, a che piú tardi
oggi mai di spianar Troia superba? —

Ed abbracciando i suoi fianchi gagliardi,
io lo sospinsi in quell’etate acerba
a seguitar di Grecia gli stendardi ;
dunque dir posso l’opre sue non meno
esser d’Ulisse che di Achille sièno.