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Ché qui non men che in ciel gioia e dolcezza
si pruova e tutto quel che giova e piace,
mercé de’ suoi begli occhi onde allegrezza
santa e certa deriva e non fallace:
e chi altrove veder maggior bellezza
o gustar crede piú tranquilla pace,
indarno s’affatica e indarno spera,
ché con lei sol va pace e beltá vera.
25
E non pur sol questa leggiadra e bella
scorger potrete ai vaghi santi lumi,
al bel viso, a l’andar, a la favella,
ma al perfetto giudizio e ai bei costumi:
e chi tutte le doti accolte in ella
contar potesse, ancor di tutti i fiumi
conterebbe e del mar l’arena e quante
stelle sostiene il forte e vecchio Atlante.
26
Con lei caste accoglienze e cortesia
e d’onor immortai desir ardente,
senno e valor mai non veduti pria
vanno e virtú non giá d’umana gente;
giunta con fresca etade e leggiadria
quivi si può veder canuta mente;
né tante grazie il ciel per sé ritenne
quante ne diede a lei quando qui venne.



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Ancor per ben conoscerla altri segni
io vi potrei mostrar, che molti sono ;
ma, perché ai vostri pronti e chiar’ingegni
questi ponno bastar, piú non ragiono.

Or con divini onori e di lei degni
mostrate di gradir si raro dono;
ché, per ciò, Giove, piú ch’ora non sete,
belle ancor vi fará, contente e liete.