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12
Con altissima astuzia ebbe dal padre
l’incesta Mirra il disiato fine;

Scilla la patria a le nimiche squadre
die’, svelto al padre co’ la vita il crine;
chi fe’ a Babel le mura alte e leggiadre
spregiò le leggi umane e le divine
e, seguendo il furor bestiale e fiero,
si congiunse col figlio e col destriero.
13
Un’altra il buon giudizio e ’l patrio regno
toglie e la libertate al re Siface,
e fa che mandi a remi e vele un legno
fin in Sicilia a disturbar la pace;
poi vedi gir quasi al medesmo segno
un altro re che la medesma face
quasi a simil ruina ardente spinse,
ma il gran volere altrui quel fuoco estinse.
14
Vedi ’l domator d’Asia come cade
morto per man de l’empia Clitennestra,
e cinquanta sorelle c’han le spade
tutte sanguigne in man fuor eli’Ipermestra;
né trovò in si gran numero pietade
albergo, ma timor tenne una destra,
dal qual tanti fratelli uccisi fóro
la notte infausta de le nozze loro.
15
Ve’ come i sensi a quello eh’in due parti
divise il mondo Cleopatra invola,
come il terzo de’ suoi lascia tra’ Parti
ucciso, mentre a rivederla vola;
oblia se stesso, l’alma patria e Parti
ch’imparò giá di Cesare a la scola;
onde, alfin vinto, in sen d’una bagascia
l’onor, la vita e ’l grande imperio lascia.