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ogni cosa e si vendicorno autoritá grandissima, come avevano da principio malignamente disegnato e di poi cerco, con grandissimo danno di Piero; perché chi considererá bene fará giudicio che el disporre Piero a non prestare fede a’ cittadini savi ed amici dello stato, fussi el principio della ruina sua. Ne l’anno medesimo e del mese di_, mori papa Innocenzio ed in suo luogo fu eletto Roderigo Borgia valenziano, vicecancelliere, nipote di papa Calisto, el quale sali in questo grado con favore del signore Lodovico e di monsignore Ascanio, che in remunerazione fu creato vicecancelliere; ma principalmente per simonia, perché con danari, con ufici, con benefici, con promesse e con tutte le forze e facultá sua si pattuí e comperò le voce de’ cardinali e del collegio; cosa bruttissima e abominabile, e principio convenientissimo a’ suoi futuri tristi processi e portamenti. Furono creati subito per la cittá a dargli la obedienzia, secondo el commune costume de’ cristiani, oratoli messer Gentile vescovo aretino, el quale di nazione di quello di Urbino, sendo suto maestro di Lorenzo e sendo uomo dotto e virtuoso, era stato per suo favore sublimato a quello grado; messer Puccio di Antonio Pucci, dottore di legge; Tommaso Minerbetti, che vi andò per essere, come fu, fatto cavaliere dal papa; Francesco Valori, Pierfilippo Pandolfini e Piero de’ Medici. E’ quali ordinandosi per andare, fu introdotto dal signore Lodovico che, sendo collegati Napoli Milano e Firenze, sarebbe bene per riputazione della lega che gli imbasciadori di tutti si convenissino in qualche luogo presso a Roma e di poi entrassi no insieme ed esponessino communeniente in nome di tutti a tre la imbasciata. Fu consentito a Firenze ed a Napoli; di poi messer Gentile, desideroso di fare la orazione, la quale sarebbe tocca allo oratore del re, persuase a Piero essere bene che ognuno entrassi ed esponessi separatamente. Scrissesi a Napoli al re che vi disponessi el signore Lodovico; el quale lo fece, manifestandogli però farlo per compiacere a’ fiorentini; alterossene el signore Lodovico, non gli piacendo questa variazione e dubitando che Piero non fussi per intendersi