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andarono in sua compagnia, lei accortasene gli messe tanto in disgrazia di Lorenzo, che per contentarla mandò Luigi iinbasciadore al soldano, ed el Butta al Gran turco. Cosa pazza a considerare che uno di tanta grandezza riputazione e prudenzia, di etá di anni quaranta, fussi si preso di una donna non bella e giá piena di anni, che si conducessi a fare coseche sarebbono state disoneste a ogni fanciullo. Fu tenuto da qualcuno di natura crudele e vendicativo per la durezza usò nel caso de’ Pazzi, imprigionando e’ giovani innocenti e non volendo si inaritassino le fanciulle, doppo tante uccisione si erano fatte in quegli giorni. Nondimeno quello accidente fu tanto acerbo, che non fu maraviglia si risentissi estraordinariamente; e si vede pure poi che, mitigato dal tempo, dette licenzia che le fanciulle si maritassino e fu contento che e’ Pazzi uscissino di prigione e andassino a stare fuori del territorio; vedesi ancora negli altri suoi processi non avere usato crudeltá, né essere stato uomo sanguinoso. Ma quello che fu in lui piú grave e molesto che altra cosa, fu el sospetto; causato forse non tanto da natura, quanto dal cognoscersi avere a tenere sotto una cittá libera, e nella quale era necessario che le cose s’avevano a fare, si facessino da’ magistrati e secondo gli ordini della cittá e sotto spezie e forma di libertá; e però ne’ principi suoi, come prima cominciò a pigliare piede, attese a tenere sotto quanto poteva tutti quegli cittadini, e’ quali cognosceva o per nobilitá o per ricchezza o per potenzia o per riputazione dovere essere stimati per lo ordinario. E benché a questi tali, se erano di case e stirpe confidente allo stato, fussino concessi largamente e’ magistrati della cittá, le imbascierie commesserie e simili onori, nondimeno non si fidando di loro, faceva signori degli squittini, delle gravezze, e conferiva gli intrinsechi segreti sua a uomini, a chi e’ dava riputazione, che fussino di qualitá che sanza lo appoggio suo non avessino seguito. Di questi fu un messer Bernardo Buongirolami, Antonio di Puccio, Giovanni Lanfredini, Girolamo Morelli (benché questo diventò poi si grande che nel 79 gli fece paura), messer