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nocenzio e giá disperandosi la salute, furono eletti due imbasciadori per Roma che subito dovessino cavalcare, messer Guidantonio Vespucci e Piero Guicciardini; e la cagione fu perché operassino con ogni instanzia in nome della cittá che fussi ammesso in conclave come cardinale messer Giovanni figliuolo di Lorenzo de’ Medici, che era stato eletto cardinale da Innocenzic, ma per la etá non ancora publicato, né ricevuto el cappello; ma di poi, sopravenendo ex insperato la guarigione del papa, non andorono. L’anno sequente 1491 sendo Lorenzo tutto vólto per la quiete publica alle arti della pace, e tra le altre cose, come dicono alcuni, in riformare lo stato e crearsi gonfaloniere a vita, volse lo animo a rassettare Pisa, la quale era in povertá grandissima e molta vota di abitanti e di esercizi; e parendogli da dare questa cura a’ consoli di mare, mutato el modo di eleggergli, che erano per squittino, ed el numero che erano cinque e l’autoritá che era ordinaria, ne fece fare a mano ne’ settanta, tre con autoritá amplissima, che furono Lorenzo Morelli, Filippo della Antella e Piero Guicciardini; e’ quali avessino a ordinare la riforma di Pisa, attendere a fortificare Livorno, armare legni grossi per potere navigare, come si so leva fare innanzi alle guerre co’ genovesi. Le quali cose sendo abozzate si interruppono per lo accidente di che di sotto si dirá. Fortificossi in quello tempo medesimo Serezzana, faccendosene un luogo quasi inespugnabile, giudicando avessi a essere uno passo che tenessi ogni grosso esercito volessi passare di Lombardia; muravasi ancora con uno disegno bellissimo e fortissimo el Poggio Imperiale e tutto el paese; e le cose nostre si ornavano di legge e di munizione.