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E benché la origine sua nascessi da violenzia e tirannide, riusci nondimeno un ordine molto salutifero; perché come sa chi è pratico nella terra, se el timore di questo magistrato, che nasce dalla prontezza del trovare e’ delitti e giudicargli, non raffrenassi gli animi cattivi, a Firenze non si potrebbe vivere; e cosi come detto ufficio fu pienissimo circa alle cose criminali, gli fu proibito per espresso non potessi impacciarsi nel civile. El quale ordine non si osservò interamente, perché a poco a poco per spezialtá di chi era nell’uficio e pe’ mezzi e favori degli uomini che vi venivano, vi si cominciò a introdurre molti casi civili, chiamandogli, per qualche ragione indiretta, criminali; la qual cosa sendo molto trascorsa, parve a Lorenzo di correggerla, e però si fece una riforma che dichiarò e distinse molti casi, ne’ quali gli otto non potessino cognoscere. E perché la fu ordinata da Gismondo dalia Stufa che allora si trovava degli otto, fu chiamata la gismondina; e sendosi osservata per qualche uficio, gli otto che si trovorono in questo tempo, non piacendo loro, un di, subito, sanza conferirne o con magistrati o con chi governava la cittá, la stracciorono ed arsono. La qual cosa parendo fussi un toccare lo stato, avendolo fatto di loro propria autoritá, *e massime ne’ tempi che correvano, dispiacque a chi reggeva, e subito furono cassi dello uficio, e fatti altri in loro scambio. Né fu fatta loro altra punizione, perché si ritrasse non era stata malignitá contro al governo, ma piú tosto leggerezza; ed essere stati messi su da’ cancellieri dello uficio, a’ quali piaceva vi si cognoscessi di ogni caso, perché si valevano piú; e si riconfermò la gismondina, benché oggi non si osservi, e quietossi la cosa. Gli inimici, preso el Monte, se ne andorno alle stanze; ed in P’irenze, pensandosi all’anno sequente, si attese a pensare a’ preparamenti per tempo nuovo, ed a questo effetto ristrignersi co’ collegati, mostrando loro e’ nostri pericoli e strignendogli a’ soccorsi. Fu però mandato a Vinegia oratore messer Tommaso Soderini, ed a Milano si trovava Girolamo Morelli; e’ quali molte volte discorsono e mostrorno come