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Sforza, loro caduta, 197: ricordati, 204.

Sforza Ascatiio, cardinale, aiuta Bona a costituire la reggenza a Milano — cerea di impadronirsi dei governo d’ac ordo col fratello — confinato a Roma, 28; con Lodovico Sforza e Roberto da Sanse verino prende Tortona — richiamato da Bona al governo del tíglio — fa uccidere Cecco Simonetta, 47; favorisce l’ele/.iotie di Alessandro VI — ne è nominato vice-cancelliere, 86; lascia Roma e torna a Milano, 1S0; accompagna il duca nella sua fuga in Germania, 189; torna con lui a Milano, 195; dopo la sconfitta di Mortara è preso prigioniero e portato a Venezia, iqj; consegnato al re di Francia. 196-7; viene in Italia per il conclave, insieme col d’Amboise, 205; rimasto a Roma disegna di restaurare i Medici a Firenze e di riconquistare Milano, 274; sua morte, 27Ó.

Sforza Caterina, sposa Giovanni di Pierfrancesco de’ Medici, 135 6; è fatta cittadina fiorentina, 164; ricordata, 166; difende invano il suo stato contro il Valentino che la prende prigioniera e la manda a Roma, 193: ricordata, 1 97 Sforza Costanzo di Pesaro, a campo nel Senese col duca Ercole, 46; sua inimicizia con lui, 47; man dato nell’Aretino, 48.

Sforza Drusiana, figlici dí Francesco, sposa di Iacopo Piccinino, 11

Sforza Ermes, ambasciatore di Milano a Alessandro VI, 87; dei pochi Sforzeschi superstiti dopo
la caduta di Lodovico, 197; degli ambasciatori di Massimiliano a Firenze, 218.

Sforza Francesco, acquista il ducato di Milano, — cerca denari dai fiorentini, q in lega co’ fiorentini muove guerra a Venezia, 7; fa pace co’ Veneziani a Locii, pace e lega generale a Napoli, 8; insieme con Firenze fa istanza a Venezia che sia trattenuto Iacopo Piccinino. 8-g; manda truppe in soccorso di Siena assalita dal Piccinino, 9; dopo la morte del Piccinino minaccia di vietare il matrimonio della propria figlia Ippolita con Alfonso di Calabria — sospettato complice di re Ferdinando nel tradimento contro il Piccinino. 14; muore, 15; ricordato, 2.S, 77.

Sforza Galeazzo, alla morte del padre Francesco torna di Francia in Italia, 15-6; minacciato di guerra da’ veneziani, 17; riceve Tommaso Soderim e Iacopo Guicciardini ambasciatori di Firenze — sua lega con Firenze e re Ferdinando — muove con l’esercito verso la Romagna — viene a Firenze, 18; lascia il campo con parte de’suoi e torna a Milano, 19; manda aiuti a Rimini — fa trattative di pace col Papa a Firenze e a Napoli — rinnova la lega con Firenze e Napoli, 20, 22; sue difficoltá per concluder la lega contro i turchi — infine pare accettarla, 23; sua lega con Firenze e Napoli riservata nella lega generale, 23; non ratifica la lega, 24; cerca di metter pace tra Firenze e Volterra, 25; fa lega con Venezia e Firenze contro re