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trovare, itosene in villa; fu preso quivi e impiccato. Nocégli lo essere tenuto savio ed avere credito e benivolenzia nel popolo, perché però parve utile a chi aveva lo stato levarselo dinanzi.

Giovan Batista da Montesecco fu tenuto parecchi giorni preso; esaminato diligentemente, confessò essere venuto a Firenze per comandamento del conte suo padrone ed avere preso el carico di amazzare Lorenzo: e nondimeno quando si prese lo ordine per in Santa Liperata, essergli venuto orrore rispetto al luogo, e ricusato farlo; di che nacque la salute di Lorenzo, perché se lui pigliava la cura, sendo uomo valente animoso ed esercitato, lo amazzava; fugli tagliato el capo. Fu el cardinale sostenuto molti di per avere una sicurtá in mano, acciò che el papa non facessi villania a’ mercatanti nostri erano in Roma; finalmente assicurata questa parte, fu licenziato e accompagnato onorevolmente. Fuggirono ser Stefano e Bernardo Bandini, che tutt’a dua avevono assaltato Lorenzo, e per piú sicurtá Bernardo ne andò in Turchia, donde Fanno seguente lo cavò Lorenzo, e condotto a Firenze fu impiccato. Fu preso Guglielmo, e rispetto al parentado e prieghi della moglie sorella di Lorenzo, fu liberato e mandato a’ confini. Furono presi Giovanni fratello di Guglielmo, Andrea, Niccolò e Galeotto fratelli di Renato, tutti innocenti; e furono confinati in perpetuo nelle carcere di Volterra. Fu confiscata la roba di tutti, levate le arme per la cittá, ordinato che alcuni rimasono di quella famiglia mutassino, massime nelle cose del palagio, el nome, fatto decreto che le figliuole e sorelle de’ morti e confinati non si potessino per alcuno tempo maritare. El quale decreto fu parecchi anni poi levato via, e quegli incarcerati a Volterra furono confinati in perpetuo del territorio e cavati di carcere.

Questo tumulto fu di pericolo assai a Lorenzo di perdere e lo stato e la vita, ma gli dette tanta riputazione ed utilitá, che quello di si può chiamare per lui felicissimo: morigli Giuliano suo fratello, col quale arebbe avuta a dividere la roba, e lo stato messo in contesa; furongli levati via gloriosamente