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XXIV.

Francesi e spagnoli nel regno di Napoli.— Nuove azioni contro Pisa.— Morte di Alessandro VI e suoi effetti. — Pio III. — Giulio II. — Morte del Valentino. — I francesi sconfitti sul Garigliano. — Morte di Piero de’ Medici.

1503. Seguitò lo anno 1503, nel quale si détte mutazione grandissima alle cose di Italia. Sul principio di questo anno la cittá desiderosa di armarsi, e di qualche arme franzese per piú riputazione, tolse a soldo per conforto del re e di Roano e per mezzo degli oratori nostri che erano in Francia, monsignore de’ Soderini ed Alessandro di Francesco Nasi, uno capitano franzese chiamato Bagli di Cane, uomo valente e di buona riputazione r.el mestiere delle arme. Fu la condotta sua cento la.ncie franzese. delle quali cinquanta ne pagava la cittá, cinquanta ne erano accommodate dal re; e fecesi, perché si credette che per conto de’ franzesi, el papa e Valentino avessino a avere piú rispetto a offenderci; e cosi si temporeggiavano le cose di Italia, quando nel reame nacque uno accidente di momento grandissimo.

Fra fra e’ franzesi e spagnuoli nata differenzia nel regno per conto della dogana di Puglia, la quale non si potendo acconciare colle parole, si venne alle arme, dove trovandosi e’ franzesi piú forti e superiori di numero, occuporono quasi tutta la Calavria; ma poco di poi avendovi el re di Spagna mandato rinfrescamento di gente, e trovandovisi per lui Con-