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Trovando adunche la signoria la materia bene disposta ed essendovi caldi, massime Alamanno Salviati, cominciorono a trattare e consultare quello che fussi da fare, e finalmente discorrendo si risolverono che e’ non fussi da ragionare di fare squittiní, di dare balia a’ cittadini e cosi di levare el consiglio, per piú cagioni: prima, perché come lo stato si ristrignessi in pochi, nascerebbe, come si era veduto ne’ Venti ed in molti altri tempi, divisioni e sette fra loro, in modo che lo effetto sarebbe che quando si fussino prima bene percossi, bisognerebbe fare uno capo ed in fine ridursi a uno tiranno; di poi, che quando fussi bene utile el fare cosi, el popolo ne era tanto alieno, che mai vi si condurrebbe; e però non essere bene di ragionare né di attendere allo impossibile, ma pensare un modo che, mantenendosi el consiglio, si resecassino quanto piú si poteva e’ mali della cittá e loro; e’ quali erano in somma, che le cose grave ed importante si trattavano per mano di chi non le intendeva; e’ cittadini savi e di qualitá non avevano grado né reputazione conveniente; nella cittá si amministrava pe’ magistrati nostri poca giustizia e ragione, massime nel criminale.

Occorreva a questo uno modo: creare a vita uno magistrato di venti, quaranta, sessanta, ottanta o cento cittadini, e’ quali creassino e’ commessari ed imbasciadori, come facevano allora gli ottanta, e non avessino autoritá di creare altri ufici e magistrati per non tórre la autoritá al consiglio; vincessino le provisione di danari, massime per finale conclusione, e cosi non avessino di poi a ire in consiglio; di loro si creassino e’ dieci; con loro si trattassino e consultassino le cose importante dello stato, come si fa a Vinegia co’ pregati. Di questo nascerebbe che, stando loro continuamente, la cittá arebbe chi vegghiassi le cose sue; sendo e’ piú savi della cittá, sarebbono bene intese e consultate; provederebbono di danari a’ tempi e quando bisognassi; arebbono sempre buona notizia delle cose che andassino a torno, perché loro vi attenderebbono; sarebbonne di continuo avisati perché nessuno temerebbe essere scoperto da loro; ed e’ po-