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cuzione si ritardò molti di, in tanto che e’ venissi di Francia nuovi avisi e provedimenti; in modo che stando la cittá sospesa ed ambigua della volontá del re, che fu in quello tempo che Vitellozzo era ito alla volta del Borgo, avendosi a creare la nuova signoria per luglio ed agosto, el popolo, dubitando che e’ primi cittadini non volessino mutare lo stato, non ne fece alcuno gonfaloniere, ma elesse Giovan Batista Giovanni uomo di poca qualitá e riputazione e da poco; ma come volle la sorte della cittá, fece una signoria ottima, che ne furono capi Alamanno Salviati, Alessandro Acciaiuoli e Niccolò Morelli. Entrò la nuova signoria in calendi di luglio e trovò la cittá in tanti disordini e pericoli, che forse non erano tanti quando el re di Francia venne in Firenze; perché se bene allora si trattava di condizione intollerabile, nondimeno concernevano piú tosto le facultá de’ cittadini e la ritornata di Piero con la ribellione di quegli che l’avevano cacciato, che la perdita della libertá e diminuzione di quello dominio ci era restato; qui, perduto Arezzo e quasi tutto lo stato nostro, si vedeva ridotta in termini la cittá, che, se el re non riparava, bisognava cedere aile condizioni che volessino gli avversari, le quali si mostravano si dure, che per meno male si sarebbe desiderata la ritornata di Piero, perché si dubitava non avere a pigliare el giogo del papa e Valentino, e le esecuzione di Francia erano si tarde, che poca fede vi s’aveva drento. Entrata adunche la nuova signoria, cominciorono a migliorare le condizioni della cittá; in che s’ha a presupporre che, sendo el gonfaloniere uomo da poco e di poca qualitá, ne erano capi Alamanno Salviati, Alessandro Acciaiuoli e Niccolò di Girolamo Morelli; e con questi aveva Alamanno tanta fede ed autoritá, che si può dire lui governassi ogni cosa, e ciò che nacque di bene, nascessi prima per virtú ed opera sua e poi de’ compagni. Costoro adunque, vólti a difendere la libertá e lo imperio con franco animo, ed essendo el fondamento principale el fare danari, el primo di che entrorono, comandorono a’ capitani di parte guelfa vendessino certe mulina; e perché e’ bisognava el partito de’ loro collegi, de’ quali