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ridussono in Iíibbiena col duca di Urbino e con Giuliano de’ Medici, donde non si potevano partire a loro posta e non avevano vettovaglia per molto tempo. E benché e’ processi del nostro capitano in quella provincia fussino e felici e industriosi, nondimeno perche e’ primi urti e piu spessi che ebbono gli inimici, furono dallo abbate Basilio e da’ paesani, si accrebbe molto nel popolo la opinione cattiva conceputa di lui la state passata, come se e’ volessi a compiacenzia del duca tenere la guerra viva; massime che poi che gli inimici furono ridotti in Bibbiena, stimandosi fussi facile cosa lo acquistarla, pareva al popolo le cose andassino molto adagio; il che nasceva perché lo esercito nostro si poteva poco adoperare, sendo nel cuore del verno ed in luoghi montuosi ed aspri. Aggiunsesi che essendo el duca di Urbino malato gravemente in Bibbiena, el capitano e Pier Giovanni da Ricasoli, che vi era commessario, gli concederono, sanza saputa de’ dieci, licenzia di uscirne ed andarsene a Urbino, allegando averlo fatto perché se e’ fussi morto, lo stato suo sarebbe ito in mano de’ viniziani; èbbene l’uno e l’altro gran carico e nondimeno non ne fu altro. Per la qual cosa per tutta la cittá era molto celebrato ed esaltato el nome dello abbate Basilio, e pel contrario si sparlava publicamente del capitano e anche del duca di Milano; el quale con tutto che ogni di sollecitassi la impresa di Bibbiena, richiedendo di intendere quello bisognassi e promettendo farlo largamente, con tutto avessi anche insino allora servito di gente e di danari, nondimeno perché era in opinione di ambizioso ed astuto, e che si governassi piu tosto con girandole e tranelli che realmente, non poteva tanto fare che in Firenze dalla moltitudine ed ancora da molti che maneggiavano lo stato gli fussi creduto.

Erano in questi termini le cose della cittá, e da altra parte Italia universalmente si adirizzava a movimenti grandissimi, perché el nuovo re di Francia, avendo per via del matrimonio colla regina vecchia conservato al reame di Francia lo stato di Brettagna, ed essendosi bene stabilito nel regno ed in tutto assicurato, aveva in tutto vólto el pensiero al passare in Italia,