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legato, dal quale ebbono che ia risposta sarebbe loro fatta dal duca di Milano. Partirono adunche da Genova, e venuti a Milano, richiesono la audienzia dal duca, el quale la dette loro in presenzia del legato del papa e di tutti gli oratori de’ collegati; ed aspettando che e’ nostri dimandassino la risposta, loro dissono che avendo commessione di ritornarsi a Firenze e faccendo quella via per la quale erano venuti, avevano voluto secondo el debito visitare quel signore ed offerirgli e raccomandargli la cittá. Parve al duca essere uccellato; e dimandatogli se volevano la risposta, dissono che non avevano commessione intorno a ciò; e replicando lui che lo imperadore gli aveva rimessi a sè, e però che egli gli narrassino quello avevano esposto allo imperadore, acciò che potessi loro rispondere, dissono che era superfluo e che non avevano questa commessione; e sobiungendo lui che non sapeva se questi modi procedevano da troppa prudenzia o da poca bontá, replicò el Gualterotto, che era oratore residente a Milano, che procedevano da poca bontá, ma di altri; e cosi rimanendo uccellati el duca e gli oratori de’ collegati, presa licenzia, se ne ritornorono a Firenze.

Massimiano, avendo tocchi in nome della lega danari da Genova, ed imbarcatosi alla volta di Pisa, stette molti di in mare impedito da’ venti e da’ cattivi tempi, in modo che quando venne a Livorno aveva consumato e’ danari sua, ed era venuto el tempo della altra paga: in modo che, stato pochi, di a Livorno e non gli sendo mandati e’ danari da’ viniziani, ne venne a Pisa, lasciati alcuni legni a campo a Livorno; dove alla fine di ottobre, sendo sopravenute certe galee di Francia in favore nostro, e’ legni dello imperadore, avendo contrari non meno e’ legni franzesi che e’ venti, furono rotti; e lo imperadore vedendosi sanza danari e destituto di ogni speranza, data la volta adrieto, vituperosamente se ne ritornò nella Magna.

La cagione perché e’ viniziani non gli mandorono danari fu perché essendo lo imperadore molto piú del duca che loro, erano cominciati a insospettire che el duca non fussi male