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la autoritá ed el credito di fra Girolamo, si cominciò pel popolo a sparlarne e minacciargli, e loro a trovarsi in travagli grandissimi; e’ quali umori riscaldando, Giuliano Salviati o impaurito o persuaso da fra Ieronimo, spontaneamente rifiutò lo uficio. Di che nacque che e’ compagni, vedendosi, oltre alla disunione, in tanto grido, e non parendo essere loro sanza carico delle persone, messono in consiglio una provisione di rifiutare tutti, la quale si vinse con grandissimo favore, e loro subito rinunziorno del mese di maggio 1495, e autoritá di fare la signoria si transfer! al popolo, el quale creò primo gonfaloniere di giustizia Lorenzo Lenzi.

El re Carlo in questo tempo, udita la lega fatta, deliberò tornarsi in Francia; e lasciato a guardia del reame una parte delle gente d’arme franzese sotto alcuni de’ suoi capitani, e qualche italiano sotto Camillo Vitelli, ne venne col resto alla volta di Toscana. E perché gli aveva sempre agli oratori nostri negata la restituzione delle cose nostre, ed inoltre loro avevono ritratto, lui essere malissimo disposto contro a tutti gli italiani, ed in spezie che alcuni de’ primi suoi avevono molto in odio la cittá nostra, entrò tanto sospetto universalmente ne’ nostri cittadini, che tutti ammoniti dal pericolo passato, si provederono di arme; empierono le case di fanti del contado, fortificando ancora la cittá con tutti quegli instrumenti che fussino atti a difendere; acciò che se e’ volessi come l’altra volta alloggiare in Firenze, si gli potessi concedere la entrata securamente. Le quali cose sendogli venute a notizia, parte per non s’avere a cimentare quivi, parte perché male poteva soprastare, intendendosi che e’ viniziani ed el duca di Milano avevano, per opporsigli, congregato uno grossissimo esercito in Parmigiana, partitosi da Siena, deliberò sanza toccare la cittá andarsene a Pisa; ed avendo a Poggibonizi trovato fra Girolamo e parlato con lui, mostrandogli reverenzia, sanza frutto però nelle cose nostre di Pisa, se ne andò a Pisa per andarsene alla volta di Lombardia; ed essendo quivi, o circa a quello tempo, ebbe nuove come Lodovico duca di Orliens aveva per trattato preso Novara, terra del duca di Milano.