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rimesso Cosimo, dubitavano che spacciati gli altri dello stato vecchio, e’ quali vulgarmenie si chiamavano bigi, loro non restassino a discrezione degli offesi nel 34, che naturalmente erano anche inimici loro; e per questa cagione nella elezione de’ dieci e de’ venti vi avevano mescolato ancora di quegli che non erano stati mai urtati da Piero, come Giuliano Salviati, Lorenzo Morelli, Piero Guicciardini e simili, che erano in meno carico col popolo ciré gli altri. E nondimeno, benché e’ favorissino una cosa giusta e ragionevole, e la autoritá loro lussi allotta grandissima, sarebbe stato quasi impossibile avessiuo tenuta questa piena, sendo cosa procurata da tanti inimici chilo stato vecchio e grata al popolo, a chi piacciono tutte le novitá e travagli, quando venne uno aiuto non pensato, da fra Girolamo; del quale, perché fu uomo valentissimo ed instrumento di cose e moti grandi nella cittá nostra, ne racconterò quelle cose che paino dovere fare lume a quello in che necessariamente s’ha a ricordare.

Fu fra Girolamo da Ferrara, di famiglia Savonarola, famiglia popolana e mediocre, el quale studiando in arte, si fe~e de’ frati di San Domenico Osservanti; e doppo qualche te upo avendo fatto profitto grandissimo in filosofia, ma maggi >re nella Scrittura sacra, ne venne a Firenze, dove insino a tempo di Lorenzo cominciò a predicare publicamente, accennando, con destrezza però, avere a venire grandissimi flagelli e tabulazione. Non piaceva questo predicare molto a Lorenzo; nondimeno parte perché non lo toccava nel vivo, parte perché d’avere altra volta cacciato da Firenze fra Bernardino ila Feltre, uomo riputato santissimo, aveva ricevuto carico nel popolo; e forse avendo qualche riverenzia a fra Ieronimo, quale intendeva essere di buona vita, non gli proibiva el predicare, benché qualche volta lo facessi confortare da messer Agnolo Niccolini e da Pierfilippo ed altri, come da loro, che parlassi poco de jutuns. Ed avendo giá fra Ieronimo acquistalo nel popolo credito di dottrina e santitá, mori Lorenzo, e lui seguitò a tempo di Piero, tuttavia allargandosi piú nel predicare, e predicendo la rinnovazione della Chiesa,